Cassazione Civile 3 luglio 2014 n. 15279. Non si fa neppure in tempo a commentare la sentenza della Cassazione Civile Sezione III 27 giugno 2014 n. 14635, secondo la quale il conducente investitore è responsabile anche se al momento dell’impatto rispetta i limiti di velocità prescritti in quel tratto, per registrane una esattamente opposta della medesima sezione terza: quando l’automobilista procede a velocità moderata, non è responsabile per l’investimento di pedone che attraversa fuori dalle strisce. Trttasi di una vicenda che “investiva” (è il termine giusto) una donna al semaforo che serpeggiava tra le altre auto, prima di essere urtata da una moto che procedeva a velocità moderata. Per la Corte, a distanza di soli sei giorni dal precedente arresto, la responsabilità del conducente è esclusa quando risulti provato che non vi era da parte di quest’ultimo alcuna possibilità di prevenire l’evento, situazione che ricorre quando il pedone abbia tenuto una condotta imprevedibile, sicchè il conducente si sia trovato nell’oggettiva impossibilità di avvistarlo e comunque di osservarne tempestivamente i movimenti.